Da BeppeGrillo.it

24 12 2007

Giuliano Amato ha preso carta, penna e calamaio e ha risposto all’articolo del New York Times spiegando che la descrizione dell’Italia è solo una parodia. Riferiscono i bene informati che la sua difesa dell’italianità e, soprattutto, del buon operato dei politici sia stata senza pari. E che la lettera al più importante giornale degli Stati Uniti sia stata stesa direttamente in lingua inglese.
La nuova attività del ministro degli Interni rischia di diventare un lavoro a tempo pieno. In futuro infatti dovrà corrispondere con tutti i giornali del mondo per salvaguardare la sua reputazione e quella dei suoi colleghi.
Il Times, il più importante quotidiano inglese, è uscito ieri con un servizio sul Bel Paese: ”La dolce vita diventa amara per un’Italia vecchia e povera”, una descrizione ancora peggiore di quella del New York Times. L’ho tradotto e ne riporto un riassunto.

Leggi l’articolo completo.

“C’è un senso di angoscia nazionale in Italia mentre il 2007 sta terminando. Il senso di lacerazione va oltre i prezzi e i salari, arriva a un dibattito sull’anima e l’identità nazionale.
Il passato è la gloria dell’Italia, ma anche la sua prigione, con la politica e gli affari dominati dalla gerontocrazia, con i giovani politici e imprenditori tenuti ai margini.
Quando Romano Prodi ha tenuto un summit a Roma questa settimana con Nicolas Sarkozy e Zapatero, i commentatori hanno notato che mentre Zapatero ha 47 anni e Sarkozy 52, Prodi ne ha 68 e Berlusconi 71.
Il best seller “La Casta” ha riportato che l’Italia ha il più alto numero di macchine blu in Europa, e che il palazzo presidenziale, il Quirinale costa quattro volte Buckingham Palace.
Confesercenti, l’associazione dei commercianti, riferisce che questo anno le vendite di vestiti e di elettronica di consumo sono scese del 15% e i profumi del 10%. Ieri Coldiretti, il sindacato degli agricoltori, ha annunciato che la vendita di pasta è diminuita del 5% e del pane del 7%.
Una ragione chiave per le disgrazie italiane è la crescita dei costi energetici. Un’altra il valore dell’euro nei confronti del dollaro. Anche il settore del lusso, per il quale l’Italia è rinomata, con nomi come Gucci, Armani e Versace sta avvertendo la diminuzione degli ordini. Globalizzazione e competizione a basso costo dall’Asia stanno minando le esportazioni tradizionali come il tessile.
L’ultimo segnale per molti è stata la notizia che l’Italia è stata superata dalla Spagna per prodotto interno lordo pro capite. Secondo l’ufficio statistiche della Unione Europea, il Pil spagnolo è cresciuto del 5% tra i 27 membri della UE lo scorso anno, dal 3% dell’anno precedente.
L’Italia è andata in direzione opposta, cadendo al 3% dal precedente 5%. La Spagna ha fissato il suo prossimo obiettivo, Zapatero vuol raggiungere l’economia francese.
Gli italiani sono il popolo meno felice in Europa, secondo un sondaggio condotto dalla Università di Cambridge… I danesi sono risultati primi.
I numeri dell’Italia
– 0% crescita della popolazione
– 42,5 età media, 38,5 in Inghilterra
– un italiano su 5 ha più di 65 anni
– 1,29 bambini nati per ogni donna. 2,1 è il numero necessario per mantenere il livello di popolazione attuale
– 120 giorni persi ogni anno per scioperi per 1.000 lavoratori dal 2001 al 2005, confrontato con 26 giorni in Inghilterra
– 20esima posizione nell’Human Development Index, l’indice delle Nazioni Unite che misura fattori come l’educazione, la salute, l’attesa di vita, quattro posti sotto l’Inghilterra e sette sotto la Spagna. L’Italia ha perso tre posizioni nell’ultimo anno
– 7% tasso di disoccupazione, più alto di 76 nazioni, tra cui Romania, Nigeria, Cambogia e Ucraina
– 106% debito pubblico in relazione al prodotto interno lordo, il sesto più alto nel mondo, più alto che quello dello Zimbabwe
Fonti: UN, CIA, National StatisticsRichard Owen

Segnalo ad Amato che anche testate tedesche, australiane, francesi, spagnole e perfino turche hanno descritto il declino italiano. Gli manderò le traduzioni in modo che possa rispondere con puntualità.

Libera stampa in libero Stato. V-day 25 aprile. V-day 25 aprile.





Deprimente

24 12 2007

«L’Italia? Vecchia e povera». Dopo il New York Times, arriva un’altra sonora bocciatura per l’ormai ex Belpaese. Un’altra autorevole testata straniera, il londinese Times,da qualche anno entrato nella scuderia di testate di Rupert Murdoch (che in Italia controlla la tv satellitare Sky), boccia l’ormai ex Belpaese: «La dolce vita diventa amara. L’Italia deve fare i conti con l’essere vecchia e povera», è il titolo di un ampio articolo del quotidiano britannico, secondo il quale dietro le scintillanti decorazioni natalizie che rallegrano Piazza Navona e San Pietro, nel cuore di Roma, gli italiani a casa sono consumati da un enorme senso di depressione. Mentre l’anno volge la termine – scrive il corrispondente da Roma, Richard Owen – l’Italia resta vittima dell’angoscia. Questo malessere va ben oltre l’aumento dei prezzi e la stagnazione dei salari, ma raggiunge il cuore del dibattito sull’Italia stessa, sulla propria anima e identità.

IL SORPASSO – Insomma, un quadro dal quale non emergono note positive, corredato peraltro da numeri chiari sul declino del Paese, dall’invecchiamento della popolazione al debito pubblico smisurato, alla stagnazione non solo dei consumi e dei salari, ma anche della procreazione, visto che ci sono 1,29 figli per donna (mentre per mantenere stabile la popolazione ne servirebbero almeno 2,1). Anche il Times di Londra, come già il NY Times, ha avviato la sua analisi dall’ormai celebre sorpasso iberico: «La mazzata – scrive Owen – è arrivata questa settimana quando la Spagna ha superato l’Italia in termini di pil pro capite». E ora la Grecia – scrive il Times – sta con il fiato sul collo del nostro Paese.

STELLE – E’ vero che alcuni italiani recitano ancora ruoli importanti nel mondo: Fabio Capello ha preso la guida della nazionale inglese, Carla Bruni ha conquistato il cuore del presidente francese. Ma a casa la faccenda è differente. «Quanto un intero paese va in crisi sul dibattito “chi siamo e dove stiamo andando”, significa che stiamo raggiungendo nuovi picchi di isteria – ha commentato un italiano molto conosciuto all’estero, Umberto Eco – questa esplosione di provincialismo è veramente penosa. Personalmente mi sento depresso». E così si sentono – scrive Owen – molti connazionali: il passato rappresenta la gloria dell’Italia, ma è anche la sua prigione.

GERONTOCRAZIA – «La politica e l’economia sono in mano alla gerontocrazia, per i giovani imprenditori e politici è impossibile far carriera». La fotografia più impietosa è stata scattata durante il vertice dell’Unione mediterranea a Roma: il leader spagnolo Zapatero ha 47 anni, il collega francese Sarkozy 52, Romano Prodi ne ha ben 68. Per non parlare del capo dell’opposizione ed ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che di primavere ne conta 71.

Il libro di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo

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