Kosovo indipendente il I Maggio ??

11 12 2007

Un militare francese della missione internazionale in Kosovo

PRISTINA (Serbia) – Scaduto oggi il termine ultimo per concludere i negoziati tra kosovari e serbi sul futuro assetto della regione a maggioranza albanese, fallita dunque qualsiasi mediazione, i dirigenti che rappresentano la maggioranza di etnia albanese della provincia hanno annunciato che intraprenderanno immediatamente i primi passi verso la proclamazione unilaterale dell’indipendenza. Avviando colloqui con i governi occidentali che appoggiano il distacco da Belgrado, per ottenere poi il riconoscomento internazionale del nuovo Stato.

La dichiarazione d’indipendenza. Alla richiesta di precisare i tempi della proclamazione dell’indipendenza il portavoce negoziale kosovaro Skender Hyseni ha risposto affermando che la secessione avverrà “molto prima del prossimo maggio”. Gli osservatori ritengono che in concreto si tratterà dell’inizio del 2008, se non addirittura della fine di quest’anno. E intanto, per tenere alto il vessillo delle rivendicazioni indipendentiste, oggi a Pristina sono scesi in piazza gli studenti, in un tripudio di bandiere e slogan patriottici.

Il no della Serbia. Belgrado non intende “fare mercato” sul principio della propria sovranità sulla provincia kosovara, neppure in cambio dell’ingresso nell’Unione Europea. Lo ha detto oggi il vicepremier liberale Bozidar Djelic, fedelissimo del presidente Boris Tadic. Nelle stesse ore, parole ancora più dure sono venute dal ministro serbo per il Kosovo, Slobodan Samardzic, vicino al premier conservatore Vojislav Kostunica. “Quale che sia lo sbocco dei negoziati, il Kosovo resterà per sempre parte della Serbia”, ha dichiarato.


Il monito di Mosca. Ecco le parole del ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov: “Chi appoggia l’indipendenza del Kosovo pensi con estrema attenzione alle conseguenze perché in tal caso quegli stessi Paesi violerebbero il diritto internazionale, e noi una violazione del genere non la sosterremo. Provocherebbe una reazione a catena, nei Balcani e in altre parti del mondo”. Posizione che ripeterà stasera a Bruxelles ai ministri degli esteri della Ue, con i quali è in programma un vertice bilaterale.

La posizione europea. “Esiste un’unità virtuale sul Kosovo”, ha dichiarato il ministro degli Esteri svedese Carl Bildt a Bruxelles, dove sono riuniti i capi delle diplomazie Ue. Ma l’Europa non è unanime: in queste ore si sta cercando di trovare una posizione comune, ha riferito il capo della diplomazia dell’Unione Javier Solana. Il quale riferisce anche che se le Nazioni unite lo riterrano necessario, l’Ue è pronta all’invio di una missione civile e allo schieramento di 1.800 soldati.Tra le nazioni restie a riconoscere la dichiarazione unilaterale di indipendenza ci sono la Grecia, la Slovacchia, la Spagna e Cipro.

L’appello britannico. Un invito a inviare più truppe in Kosovo per prevenire potenziali violenze a seguito della scontata dichiarazione di indipendenza dalla Serbia è stato rivolto intanto dal segretario agli Esteri britannico, David Miliband.

La posizione italiana. Non avere fretta e concordare con la Ue “qualsiasi passo”: è questo l’approccio che l’Italia suggerisce alle autorità del Kosovo. “Il problema è governare il processo”, ha detto il ministro degli Esteri Massimo D’Alema. Mentre il suo collega alla Difesa, Arturo Parisi, ha precisato che il nostro contingente militare in Kosovo per il momento non sarà aumentato.


Azioni

Information

2 responses

15 12 2007
Geopoliticando - DocGull

La totale assenza dell’Europa fino ad oggi si commenta da sola.
Il kosovo indipendente è una scelta americana, del tutto discutibile.
Si sarebbe dovuto procedere ad una spartizione del territorio tra albenesi e serbi altrimenti accade solo che gli oppressori divengono oppressi e viceversa.
E’ questo l’obiettivo delle iniziative internazionali? Scambiare i ruoli? Non credo proprio!

17 02 2008
antonio

UN PO’ DI CRONISTORIA VERITIERA IL KOSOVO ERA DI MAGGIORANZA SERBA ED E’ TERRITORIO SERBO SECONDO LE NAZIONI UNITE ED IL VETO DI PUTIN -DOPO LA GUERRA DEI BALCANI I QUALI COMBATTEVANO CONTRO MOVIMENTI DI CAMPI D’ADDESTRAMENTO PER MUJADIN E UCK A SUD DEL TERRITORIO SERBO ESSENDO INTERVENUTI PER BLOCCARE L’AVVANZATA DI MOVIMENTI ANTI SERBI ANTI CRISTIANI CON ASSASSINI VARI CHIESE BRUCIATE E SERBI COSTRETTI ALLA FUGA DI MASSA DAL LORO TERRITORIO LASCIANDO OGNI BENE LA TERRA LE CASE DIVENENDO PROFUGHI NEL LORO STESSO TERRITORIO E CON L’INTERVENTO OCCIDENTALE PRO ISLAMICO MUJADIN UCK IN QUANTO SAPPIAMO COSA AVVENNE NELL’AFGHANISTAN LO SCAMBIO DI POTERE DALLA RUSSIA ALL’OCCIDENTE TRA CUI L’ITALIA LA QUALE CON VARIE OPERAZIONI CON GLI AEREI F16 DISTRUSSE IN PARTE L’ESERCITO REGOLARE SERBO.I MEDIA ESALTARONO UNA VERITA’ MENZOGNERA E DETTERO LA POSSIBILITA’ CON FORZE D’INTERPOSIZIONE A PERMETTERE UN’AVVANZAMENTO DI NUOVI KOSOVARI ISLAMICI AD INSERIRIRSI NELLE CASE E TERRENI ABBANDONATI DAI SERBI(CRISTIANI)ED OGGI UNA NUOVA GUERRA FREDDA E LA SITUAZIONE CI STA’ PREOCCUPANDOI IN QUANTO LA SERBIA E LA RUSSIA NON PERMETTERANNO QUESTA INGIUSTIZIA ANTI DEMOCRATICA AL DI FUORI DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELLE NAZIONI UNITE E NON DI PARTE SOLAMENTE DA ALCUNI PAESI EUROPEI FILO USA CON UNA VISIONE DI DEMOCRAZIA UNILATERALE

Lascia un commento