A 40 anni di distanza da Zodiac..

13 01 2009

GUIDO OLIMPO PER IL CORRIERE DELLA SERA DI MERCOLEDI’ 7 GENNAIO 2009

IL 20 DICEMBRE SULLA COSTA OVEST DEGLI STATI UNITI, gli appassionati di misteri hanno ricordato un «anniversario». Quarant’anni fa, lo Zodiaco iniziava a lasciare la sua scia di morte con due omicidi. Ne sarebbero seguiti altri quattro. Un serial killer particolare, lo Zodiaco. Non solo uccideva, ma amava scrivere ai giornali, si divertiva a sfottere la polizia. Non lo hanno mai preso. E forse è andato all’Inferno con i suoi misteri. Altri spietati mietitori di vite lo hanno seguito. In questo periodo, per dirla con la battuta cinica di un poliziotto, «ce ne sono al lavoro sei o sette, oltre a quelli che non conosciamo ». Ammazzano in California, nel Maine, nel profondo sud e sulle spiagge della Florida. Le polizie locali, con l’aiuto del-l’Fbi, sono sulle loro tracce. E sperano di prenderli mettendo insieme la sempre valida soffiata di un parente e le prove raccolte grazie alla tecnologia dei laboratori. C’è una parolina magica che hanno imparato anche gli amanti di Csi ed è Dna. Quella traccia può aiutare ma non sempre è sufficiente, specie se i casi irrisolti vanno molto indietro negli anni.

IL DORMIENTE

Debra Jackson, la prima vittima, l’hanno uccisa nell’85. L’ultima, Janecia Peter, nel gennaio 2007. Erano prostitute di colore, come le altre nove ragazze assassinate con un proiettile sparato da una pistola di piccolo calibro. Sono cadute per mano di quello che chiamano il «dormiente» perché per 13 anni — pensano — si è fermato ed ha poi ripreso, nel 2002, la sua folle caccia. A collegare i delitti il Dna, l’arma e una testimonianza. Cindy, viva per un soffio, lo descrive così: nero, sulla trentina (negli anni ’80), con uno strano accento. Su di lui lavora la Task Force 800 della polizia di Los Angeles. Hanno confrontato il Dna con i campioni in archivio ma non è venuto fuori nulla. Non è un pregiudicato. Per questo hanno offerto una taglia di 500 mila dollari. L’indagine ha conosciuto momenti drammatici e, ad un certo punto, hanno sospettato persino di un poliziotto. Ma il «dormiente » ha ucciso anche dopo la morte dell’agente. Quindi vanno scovate altre piste. E non è facile. L’ultima teoria è che vadano cercati 3-4 assassini e non uno solo. Anche perché è in corso il riesame di 33 casi — compreso quello di un uomo — che potrebbero essere opera del killer.

PALME E DELITTI

Li hanno trovati in un boschetto alla periferia di Fort Myers, Florida occidentale. Otto scheletri, ben allineati. Tutti maschi, eliminati tra il 1980 e il 2000. Dopo averne ricostruito il volto con l’aiuto di una scultrice forense del Wyoming, la polizia ha diffuso le foto di come potevano essere. E incrociando i dati del Dna sono emersi i nomi di due giovani, con vite travagliate alle spalle. Questo ha permesso di scartare l’ipotesi di un cimitero della mafia ed ha rafforzato il sospetto che gli otto siano vittime di un serial killer. Forse di un assassino, Daniel Conahan, che è in prigione per un altro delitto. Non hanno, invece, neppure uno spunto gli investigatori di Daytona Beach, sull’altro versante della Florida. Dal dicembre 2005 un omicida si è lasciato dietro cinque cadaveri. Ragazze di vita con problemi di droga, prostitute. La polizia ha lanciato un’iniziativa che ha suscitato polemiche prelevando il Dna a posti di blocco volanti. Come un grande setaccio nella convinzione di trovarsi difronte ad un criminale itinerante. Fino ad oggi la rete è rimasta vuota. E lui potrebbe tornare ad ammazzare.

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Ma chi ci ha creduto ??

26 11 2007

Dal libro “Cara cronica, l’Italia dimenticata nelle lettere di cronaca vera” di seguito una carrellata delle più curiose.

L’EX DONATORE DI SPERMA
“Sono un medico specializzato in cardiochirurgia di Bari. Vorrei proporrvi la mia storia. Sono un ex donatore di sperma dal 1980 al 1990, nonché ex tossicodipendente, recuperato presso la comunità incontro di don Gelmini, laureato in medicina nel 1996… Contratta l’epatite ho dovuto, sotto pressioni, lasciare il posto di lavoro di Udine per effettuare la terapia interferonica eseguita con successo. Voglio rendere pubblica la mia storia”.
Bay bay
Dr. Rocco C, ex donatore di sperma

RICHIESTA DA SERIAL KILLER
“Gentile responsabile, sono disposto ad offrire a questa persona la somma di £. 500.000 mensili se sarà disponibile a rendermi visita una volta al mese. Poi non si sa mai, potrei diventare anche molto più generoso, abitando a Genova Cogoleto, le sarà facile fare un breve sondaggio e scoprire che in effetti sono sempre stato molto generoso. Quest’insolita richiesta è dovuta alla figura che i media hanno fatto voler credere, e che mi ha determinato un totale abbandono da parte di tutti”.
Donato Bilancia, carcere di Padova

L’INSERZIONISTA INCIVILE
“Gentilissimi,
ho scritto all’inserzionista ***. Mi ha telefonato un certo Piergiorgio, che mi ha dato un appuntamento sotto la pioggia. È passato, non si è fermato e dopo mezz’ora mi ha mandato un messaggio dicendomi: sei in sovrappeso, ciao. Se vuole un’altra inserzione sappiate che è un incivile.”
Grazie e saluti
Elvira S.

COME “PSYCHO”
Spett.le Redazione,
Attualmente sono detenuto presso la Casa Circondariale di San Vittore. Sono accusato di un delitto che i mass media hanno definito orribile e maniacale, un po’ “Psycho” e un po’ “Il Silenzio degli innocenti”. È il 19 luglio del 2004 quando i carabinieri entrano in una cantina di via Asturie, zona di Niguarda. Si trovano davanti una scena terribile: un corpo tranciato in sette pezzi, avvolti in sacchetti di plastica. È il corpo di Maria Arena, 77 anni, mia madre. Vengo arrestato e portato a SanVittore. Da allora è trascorso 1 anno… Ho bisogno e sento la necessità di parlare con la stampa per comunicare all’opinione pubblica chi sono veramente. Un “mostro” feroce e spietato o forse qualcos’altro? Ho ricevuto molte richieste di interviste con proposte molto allettanti, se volete potete contattarrmi.
Grazie per l’attenzione
Boris Zubine

AGENZIA MATRIMONIALE
“Carissimo Direttore di Cronaca Vera, Mi chiamo Vincenzo ciò 30 anni e per il momento mi trovo detenuto presso la Casa Circondariale di ***. Siccome ho visto che ci sono tanti annunci, volevo farne uno anch’io per trovare una ragazza o anche una donna che mi scrivano siccome che sono detenuto da 5 anni non ricevo posta da nessuno e se poi trovo una brava ragazza che ci interesso, quando uscirò si vedrà. Io sono un po’ soprappeso ma ciò gl’occhi verdi e sono biondo, sono alto un metro e 60 e peso 98 kg. Comunque sto facendo allenamento per perder un po’ di peso e sto facendo una dieta. Se potete pubblicare il mio annuncio mi sarebbe molto utile, sto attraversando un brutto periodo e un po’ di compagnia non mi guasterebbe, sono separato e ciò una figlia di 13 anni che vive con sua madre e tra l’altro no la vedo da cinque anni. Fatemi sapere”.
Grazzie tanti

IL BUON SATANISTA
Sono un vostro lettore da diversi anni e sono un satanista convinto, faccio parte di un gruppo di studi satanici, fra cui fanno parte noti e stimati professionisti, avvocati, medici, imprenditori, ecc. Il satanismo (quello vero) è soltanto una filosofia di vita libera senza danneggiare il prossimo, questa filosofia consiste in una vita senza privazioni (al contrario delle altre religioni che predicano povertà, digiuno ed astinenza sessuale, o solo per la procreazione). Noi non abbiamo mai fatto male a nessuno! Siamo contrari ed è proibito dalla nostra filosofia eseguire rituali con sacrifici umani ed animali, profanazione di chiese, tombe, e tutto quello che si dice…Grazie e distinti saluti
B.R.





Cara Cronica

26 11 2007

Francesco Borgonovo per “Libero”

Per alcuni è un piacere un po’ snob, un vezzo dell’intellettuale che si sente superiore, ma alla fine si emoziona per le solite vecchie cose. Per almeno un paio delle “s” che fanno vendere i giornali: sesso e sangue. Partendo per le vacanze, la sosta all’autogrill è immancabile e tra i quotidiani s’infila l’ultimo numero di “Cronaca Vera“. Il resto del viaggio è uno spasso: si legge la rubrica “I segreti del sesso”, con le lettere al dottor Dell’Alba e domande del tipo: «Ho baciato il mio fidanzato, posso rimanere incinta?».

Si prosegue con “I vostri problemi” e “Il mondo dell’inconscio”, altre colonne settimanali dedicate alle richieste – di un’esilarante ingenuità – formulate dai lettori. Poi ci sono gli articoli. Ampi servizi dedicati al vicino di casa rivelatosi improvvisamente un furibondo assassino, ai ragazzi di paese che frequentavano cattive compagnie e sono rimasti coinvolti in un giro di sfruttamento della prostituzione (con l’immancabile occhiello: «Lo dicevano tutti che sarebbero finiti male») e via di questo passo. “Cronaca Vera” è un culto.

Con le sue fotografie sgranate in bianco e nero perché, spiega il direttore Giuseppe Biselli, «non puoi fare il sangue a colori (…) Non puoi mettere una foto posata perché dà l’idea del falso. Le foto ti devono dare invece l’idea di essere lì, sul posto, magari tagliate, improvvisate, ma devono rispecchiare la realtà». Con i suoi titoli in giallo e rosso, con quelle didascalie un po’ verbose e moraliste al sapore di anni Settanta, di quando cioè i grandi cronisti di nera indagavano perfino i meccanismi mentali dell’assassino («Così forse pensava, il killer», scrivevano) e buttavano giù un pezzo che esalava il comune disprezzo che si nutre verso il mostro, il cattivo.

“Cara cronica”, il libro curato da Edoardo Montolli (Aliberti, pp. 223, euro 15), in uscita in questi giorni, il mito del settimanale più nazionalpopolare del nostro Paese lo ripropone nella sua grandezza, senza sovrastrutture. Fa parlare i protagonisti, cioè i lettori, pubblicando una lunga serie di lettere ricevute dal giornale e mai stampate. Una piccola parte di quelle 20mila missive che ogni anno arrivano nella redazione di Rho. Anche le lettere sono tutte «vere». Sgrammaticate, a volte, disperate, deliranti. C’è chi scrive per denunciare le malefatte dei suoi condomini, c’è il carcerato che cerca una donna o vuole dimostrare la sua innocenza, ci sono complottisti e fanatici religiosi.

Il ”giustiziere” Donato Bilancia

Tra questi, anche alcuni casi eccezionali, come quello di Donato Bilancia, il serial killer di Genova, che cercava una donna a cui offrire 500mila lire mensili per fargli compagnia dopo che tutti l’avevano «abbandonato». Poi aspiranti attori porno, proposte surreali come gli “impianti stereo nei cimiteri” suggeriti dal misogino Giorgio D., che scrive abitualmente e si presentò la prima volta dicendo: «Ho 47 anni, sono vergine e me ne vanto». Insomma, dentro Cronaca Vera e nei problemi dei suoi lettori c’è il mondo. Se ne sono accorti gli scrittori di fama (a partire dallo stesso Montolli, noto giallista) che hanno deciso di donare alla rivista un racconto a settimana, sdoganandola.

Perché in tanti (200 mila lettori per numero, il doppio d’estate) la comprano ma in pochi lo dichiarano senza perlomeno un sorriso per dissimulare. In quel giornaletto un po’ becero ci sono le tragedie di pianerottolo, gli odi e gli intrighi sessuali della provincia, le corna e gli omicidi. Sono le vicende che il grande giallista Giorgio Scerbanenco raccontava nei suoi capolavori, le storie di Giovanni Testori e della sua “Gilda del MacMahon”, le “Vite di uomini non illustri” di Giuseppe Pontiggia. Sono la serie B dell’umanità, quella dove militiamo tutti quanti, pur credendo di giocare in Champion’s League.